Finché non ci incontreremo di nuovo, papà

Esther Yale è cresciuta contando esclusivamente su suo padre, Edmund Yale, dopo che sua madre, May Dayne, ha lasciato la famiglia. Anni di superlavoro hanno messo a dura prova la sua salute ed Esther ha sviluppato il cancro. Lottando per sostenere le spese mediche di suo padre, cercò con riluttanza l'aiuto della madre, che si era separata, e che si era costruita una nuova vita. Tuttavia, il suo tentativo di riconnettersi incontrò la ferma opposizione di suo nonno. Dopo la tragica scomparsa di Edmund, Esther, gravata dal dolore e dal risentimento, accettò un lavoro come badante nella Residenza Dayne. Immersa nel mondo di sua madre, iniziò a scoprire le profondità dell'amore nascosto e dei sacrifici di May. Lentamente, l'odio di Esther lasciò il posto alla comprensione e al perdono. Di fronte a una diagnosi terminale, Esther ha compiuto l’ultimo sacrificio per salvare suo fratello minore, lasciando dietro di sé un’eredità di amore e riconciliazione.